L'arena degli infami
- Ma lei non crede che questo significhi un ritorno... diciamo un ritorno alla barbarie?
- Sta scherzando! Il programma deve ancora cominciare e già "CanalReal" ha più che raddoppiato i suoi iscritti, a soli tre giorni dall'annuncio. Abbiamo milioni di abbonati!
- Be', è indubbio che questo significhi interessamento del pubblico. Ma quanto all'aspetto morale, ecco, ci sono forti voci di protesta. C'è chi dice che "L'arena degli infami" butti al vento tutti i diritti dei detenuti.
- Vede, ogni volta che c'è una grande innovazione, ci sono sempre proteste. Soprattutto da gente retrograda, che rimane legata alle vecchie ideologie. Gente che non ha capito che il mondo è cambiato. L'era dei diritti a tutti i costi è finita. Un colpevole è colpevole. E poi ci sono indubbi vantaggi.
- A questo proposito, potrebbe spiegare meglio questo punto? Sono convinto che molti telespettatori ignorino alcuni aspetti della cosa.
- Certamente. È molto semplice. Prima di tutto, i costi di mantenimento delle carceri e dei detenuti stessi. Un costo che grava sul bilancio statale, e dal quale non si ottiene nulla in cambio. Ecco, lo spettacolo, per la sua natura, col semplice fatto che, come già abbiamo spiegato, prevede un solo vincitore finale tra i dieci... insomma è chiaro no? Un detenuto vincitore, l'unico rimasto, che oltretutto, tornato in carcere, potrà godere addirittura di qualche vantaggio, come la televisione. Uno solo da mantenere, invece di dieci! Chiaro, no?
- Questo svolgersi così cruento però, ecco, solleva proprio le maggiori proteste. Insomma, semplificando, diciamo che è una sorta di spettacolo di gladiatori moderno. Con tanto di armi e scenografie che ricordano quelli dell'antichità.
- Certo, sì sì, ma vede, lei deve considerare anche che tutti gli introiti del programma vanno direttamente nelle casse dello Stato. È chiaro che deve esserci anche una certa spettacolarità, un certo stile, per attirare il pubblico. Mi dispiace per quegli ottusi retrogradi che parlano di diritti, però... pensateci bene. La gente ha voglia di giustizia. Noi offriamo uno spettacolo in diretta dove gli spettatori possono vedere la giusta punizione per assassini, stupratori, ladri, dissidenti. Insomma tutta la feccia che infesta il Paese. E in più lo Stato, e quindi tutti i cittadini, ci guadagnano. Gli introiti dagli sponsor diventeranno immediata liquidità per abbassare il debito, diminuire le tasse, eccetera.
- Certo, visto in quest'ottica tutto assume un altro aspetto.
- Ovviamente, ovviamente. Sono convinto che anche i più scettici si ricrederanno, dopo che benzina e sigarette caleranno almeno del dieci per cento! Lei che ne dice? Ah ah!
- Eh, in effetti anche io sono un grande fumatore! Bene Direttore, la ringraziamo, anche per la sua simpatia e, a questo punto, aspettiamo con ansia la prima puntata de "L'arena degli infami"!
- Martedì prossimo, non dimenticate! Arrivederci!
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